Sony invade il centro di Roma con una PS5 gigante, Instagram pensa di far pagare le spunte blu, ChatGPT lancia una versione a pagamento, Artifact è il TikTok delle notizie che usa l’AI

“Live from PS5”, la campagna di Sony per rilanciare le console

La mattina del 1 febbraio gli abitanti di Roma si sono svegliati e sono stati sorpresi da una gigantesca PlayStation 5 posizionata in Largo dei Lombardi. L’imponente installazione – che ha richiesto 30 giorni di lavoro di 25 operai – è stata realizzata utilizzando materiali riciclabili ad impatto 0, vernici ad acqua e pannelli solari.

Questa installazione fa parte di una campagna di comunicazione più ampia chiamata “Live from PS5” in cui Diana Del Bufalo nel suo studio fittizio raccoglie finte notizie a tema videoludico da tutta Italia.

L’iniziativa cerca di coinvolgere la community italiana con il progetto “PS5 reporter for a day” in cui si invitano i fan a inventarsi segnalazioni e avvistamenti legati ai giochi Sony e inoltrarle tramite la piattaforma Playstation Gamer Board

I reporter avranno tempo fino al 19 febbraio per mandare i loro contenuti video, audio o di testo con la possibilità di vincere una PlayStation Gift Card dal valore di €100 o una PS5 per ogni categoria.

Con questa campagna Sony ha anche altri due obiettivi: 1) comunicare di aver risolto i problemi di carenza di console; 2) far sapere che la nuova produzione dovrebbe riuscire a soddisfare tutti gli ordini.

Instagram vorrebbe copiare le spunte blu a pagamento di Twitter

Il codice di Instagram rivela la sua intenzione di introdurre un piano in abbonamento per ottenere la spunta blu degli account verificati, come già implementato da Twitter Blue.

A rivelare la notizia è stato il programmatore Alessandro Paluzzi, nome molto noto nell’ambiente per altri leak, poi risultati reali, come l’introduzione di Candid Challenges, la condivisione di contenuti tramite QR code e lo strumento di programmazione dei post.

Paluzzi afferma di aver individuato nel codice sorgente di Instagram delle nuove stringhe che starebbero proprio ad indicare che Meta stia quantomeno valutando la possibilità di fornire l’opzione dell’account verificato a pagamento.

La pratica, introdotta da Elon Musk su Twitter, nonostante la critica ricezione e i danni d’immagine causati a molti brand, a fronte di una spesa degli utenti di $8, frutta all’azienda circa 2.6 milioni di dollari al mese.

L’opzione delle spunte a pagamento è ancora più allettante per Instagram dato il critico funzionamento del sistema di verifica attuale.

Per ora però non ci sono indicazioni più fondate sull’intenzione dell’azienda di muoversi in questa direzione. Voi comprereste mai la spunta blu e quanto sareste disposti a pagare?

OpenAI lancia un opzione a pagamento di ChatGPT

La richiesta di sempre più persone di utilizzare il software dell’intelligenza artificiale ha reso i tempi di attesa per ChatGPT sempre più dilatati, per questo motivo OpenAI ha deciso di lanciare un abbonamento per poterlo sfruttare al meglio.

Questo servizio chiamato ChatGPT Plus garantisce l’ingresso istantaneo alla piattaforma evitando la lunga attesa (anche nei momenti di picco di utilizzo), tempi di risposta della chat velocizzati e accesso in anteprima a nuove caratteristiche e miglioramenti del software.

L’abbonamento ha un costo di $20 mensili e, come spiega OpenAI, permette di mantenere profittevole l’azienda continuando a garantire l’accesso gratuito al software a più persone possibili.

ChatGPT Plus è stato lanciato negli Stati Uniti dando priorità agli utenti nella waitlist, ma l’intenzione della casa di sviluppo è di espandere questa funzione anche ad altre regioni.

Detto ciò, vi metterete in coda per chattare con l’AI o pagherete l’abbonamento perché la pazienza non è proprio il vostro forte?

Artifact, l’applicazione di notizie gestita dall’AI

I due fondatori di Instagram sono tornati con una nuova creazione: Artifact, un’applicazione che raccoglie le notizie a misura di utente grazie all’aiuto dell’intelligenza artificiale.

L’ispirazione, raccontano i due programmatori, è venuta osservando il successo di TikTok e del suo algoritmo predittivo degli interessi che hanno deciso di emulare ed utilizzare per il formato testuale.

L’intelligenza artificiale calcola i tempi di lettura per valutare l’interesse nelle notizie, ignorando like e commenti e le ordina in maniera unica nel feed principale dell’app, il corrispettivo della sezione “per te” di TikTok.

Le altre funzioni, in versione beta, sono: un’area seguiti in cui si possono condividere e commentare le notizie e una chat di direct-messaging per inoltrare link e chattare privatamente.

Il nome della piattaforma deriva dalla crasi di “article” e “fact” e i due creatori ci tengono a far sapere che per loro è importante che non vengano condivise false informazioni. Per questo motivo hanno limitato l’accesso all’app solo a testate certificate e dagli alti standard editoriali cercando di includere publisher di ogni schieramento politico.

Anche questo Read & Go è giunto a conclusione, per la prossima carrellata di news dovrai aspettare un’altra settimana!


Team Magilla

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