
TikTok crea nuovi modi per monetizzare, massiva adozione di Bing e la sua AI, Whatsapp introduce nuove funzioni per gli stati, Instagram facilita la condivisione dei ricordi con Memories
TikTok vuole arricchire i creator con nuove funzioni

Sembra che TikTok stia ascoltando i propri creators e stia sviluppando nuovi metodi per farli monetizzare dato che da sempre lamentano guadagni troppo bassi sulla piattaforma che li costringe a spostarsi su altri canali per potersi sostenere finanziariamente.
Il social network cinese presenta un’area chiamata Creator Fund progettata per retribuire i tiktoker in base alle visualizzazioni e al coinvolgimento sul proprio profilo. Secondo chi la utilizza però non funziona come dovrebbe e i guadagni non sono adeguati o sufficienti.
La situazione ha portato molti ad utilizzare TikTok solo per creare community per poi dirigerla in piattaforme profittevoli come Snapchat, Instagram e YouTube. Tutte queste offrono la possibilità di mostrare contenuti in abbonamento e YouTube condivide anche i guadagni delle proprie ads, anche per gli Shorts, una funzione richiesta anche dai tiktoker ma disponibile solo ad un’elite ristretta di creator.
È quindi molto promettente la prospettiva di un Creator Fund 2.0 che conterrebbe nuove opzioni di monetizzazione come video con paywall a partire da $1.
Un’altra proposta è quella di pagare di più i creator e premiare chi produrrà video più lunghi, sfruttando il nuovo limite di tempo di 10 minuti.
Il prezzo da pagare è però che TikTok aumenterà il numero di follower necessari per accedere al programma da 10000 attuali a 100000, uno scambio equo se tutte le altre promesse verranno mantenute.
Speriamo che TikTok faccia in fretta a portare queste migliorie, perché l’alternativa di YouTube diventa ogni giorno più allettante.
Più di un milione aspettano per usare l’AI su Bing

Microsoft lancia una versione di Bing che implementa un’evoluzione di ChatGPT per raccogliere e organizzare informazioni, permettendo di rispondere a qualsiasi domanda aperta, sono più di un milione gli iscritti alla waitlist per poterlo provare.
Microsoft cerca di rilanciare il proprio motore di ricerca e sfida Google e la sua intelligenza artificiale “Bard”, una proposta ambiziosa dal momento che Bing detiene globalmente una quota di mercato attorno al 4% contro il 92% del suo avversario.
A differenza di Google, Microsoft non ha sviluppato la propria AI ma si è affidata ad OpenAI – di cui era già investitore – per implementare una nuova versione evoluta di ChatGPT. A differenza dall’intelligenza che abbiamo imparato a conoscere che era addestrata su banche dati di anni passati, quella integrata su Bing utilizza informazioni in tempo reale e può dunque esporre anche breaking news e attualità.
Questa nuova AI, il cui nome in codice è “Sydney”, è quindi molto più potente e capace, il che ha portato moltissime persone a volerla provare. Il vice presidente di Microsoft Yusuf Mehdi ha infatti twittato che, nelle 48 ore successive al lancio più, di un milione di persone si sono iscritte alla lista d’attesa per poter utilizzare il motore di ricerca potenziato.
Chi l’avrebbe mai detto? Bing è diventato cool.
Whatsapp evolve gli stati con audio e altre funzioni

Whatsapp ha annunciato l’arrivo di alcune migliorie e nuove funzioni dei suoi stati per aumentare l’engagement e le interazioni nel tentativo rendere più popolare uno strumento sempre poco utilizzato.
L’aggiornamento avvicina la presentazione degli stati a quella delle storie di Instagram, a cui siamo abituati, introducendo per esempio le reaction come risposta rapida, mantenendo comunque la possibilità di rispondere con testo, GIF o messaggio vocale.
Alla pubblicazione di un nuovo stato ora questo sarà segnalato con un anello verde intorno all’immagine del profilo visibile nella lista chat, nei gruppi e nelle info contatto. Questo sicuramente renderà più facile visualizzare questi caricamenti che prima erano segregati ad una specifica sezione del social.
Meta implementa anche gli stati vocali dalla lunghezza massima di 30 secondi e le preview dei link che permettono di avere un’anteprima del contenuto che è stato condiviso.
Infine da adesso sarà possibile decidere in maniera customizzabile il pubblico che potrà vedere i nostri contenuti permettendo di mostrare i nostri stati solo a chi sappiamo possa essere interessato o solo a chi vogliamo che lo veda.
Molte novità ma saranno sufficienti a farci finalmente usare gli stati?
Instagram rende accessibili i ricordi con Memories

Alcuni utenti avranno già notato comparire tra le tab delle storie di Instagram un’icona visibile solo a loro, si tratta della nuova funzione Memories che permette di ricondividere più velocemente le proprie storie passate.
La possibilità di vedere le storie caricate anni prima nella stessa data era già presente ma nascosta tra le voci del proprio profilo. Adesso Instagram sembrerebbe voler puntare molto di più su questa funzione che è risultata notevolmente popolare su Facebook.
Adam Mosseri, capo di Instagram, aveva già riconosciuto che la prevalenza delle condivisioni personali avveniva tra storie e DM e meno nel feed principale quindi questa funzione potrebbe servire ad aumentare l’engagement e gli upload almeno nelle storie che hanno registrato comunque un calo del 10%.
L’iniziativa è sicuramente interessante, poco invasiva e ha uno storico di successo che ne giustifica l’implementazione. Vedremo se gli utenti di Instagram, come quelli di Facebook, amano condividere ricordi passati o se la piattaforma dovrà inventarsi qualcosa di nuovo per rimanere rilevante.
Se volete guardare al passato potete leggere gli scorsi Read&Go. Per chi punta al futuro aspettateci la settimana prossima.
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