L’AI di Google aiuterà a usare Workspace, Spotify copia i video brevi di TikTok, Discord usa l’AI per nuove features, scoperto un nuovo sticker di Instagram

Google presenta l’AI per le sue applicazioni di lavoro

Google ha annunciato l’implementazione della sua intelligenza artificiale nelle proprie applicazioni di Workspace come Gmail, Presentazioni, Documenti e Fogli velocizzando e semplificando il loro utilizzo.

Le funzioni di AI generativa implementate nelle sue piattaforme servono per alleggerire il lavoro umano e fornire nuovi strumenti innovativi ai propri utenti. Già ChatGPT, DALL-E e Stable Diffusion sono utilizzate in maniera più o meno integrata da altre piattaforme come Microsoft Design e Canva che risultano enormemente più utilizzabili.

Adesso è possibile chiedere all’intelligenza artificiale di scrivere bozze, riassunti, risposte, elenchi puntati, correggere testi e fare brainstorming all’interno di Gmail e Documenti semplicemente richiamando l’AI e dandole indicazioni. I testi possono inoltre essere ulteriormente modificati chiedendo all’assistente di cambiare il tono o espandere un determinato paragrafo.

All’interno di Presentazioni sarà possibile generare immagini, video e audio riferite al tema di cui si sta parlando, eliminando la necessità di cercare o importare immagini esterne e permettendo di creare presentazioni dall’estetica coerente.

L’intelligenza è anche capace di generare sfondi per Google Meet e prendere autonomamente nota degli elementi più importanti delle videochiamate.

Anche la sezione Fogli è stata potenziata: adesso i dati possono essere categorizzati in maniera contestuale e possono emergere autonomamente insight e conclusioni dai semplici dati grezzi. L’AI è anche in grado di creare formule e completare autonomamente i Fogli analizzando le informazioni già inserite.

Nonostante abbia mostrato tutte queste nuove funzioni Google ha comunicato che le uniche operativamente pronte e già in mano ad alcuni tester sono quelle di scrittura per Documenti e Gmail mentre le altre sono ancora in fase di sviluppo e non si sa quando saranno rese disponibili.

Grazie a Google fare presentazioni e rispondere a email potrebbe non essere più così noioso.

Spotify ora usa i video brevi come TikTok

Durante il suo ultimo evento “Stream On” Spotify ha annunciato l’arrivo di Clips per la versione mobile dell’app. Si tratta di video verticali dalla durata massima di trenta secondi che servono per conoscere nuova musica e scoprire a fondo gli artisti che amiamo.

La particolarità dei video di Spotify sta nel fatto che non è possibile mettere o ricevere like in quanto lo scopo dei video non è quello di rincorrere trend ma di far scoprire nuovi artisti e nuova musica e offrire contenuti di approfondimento ai propri fan. Tramite un click è possibile passare da Clips alla musica collegata per rendere più semplice e veloce la transizione dai contenuti video ai brani.

I video sono inseriti all’interno del profilo degli artisti e possono essere collegati ai propri album. Nel feed principale di ogni utente vi sarà una sezione dedicata alle Clips che permetterà di scoprire nuovi artisti e vedere i video dei musicisti che amiamo.

Già nel 2019 Spotify stava testando un nuovo format di contenuti video dalla durata di ventiquattro ore, molto simile alle Storie di Instagram, un progetto che però ha deciso di abbandonare. Questo nuovo formato video delle Clips sembra più solido e sviluppato tanto che alcuni artisti hanno già potuto utilizzarlo mentre si dovrà aspettare la primavera perché la funzione sia disponibile per tutti.

Sono sempre di più le app che copiano TikTok, quale sarà la prossima?

L’AI viene integrata su Discord per nuove funzioni

Discord annuncia la partnership con OpenAI e l’integrazione dell’intelligenza artificiale nella sua app con nuove features come il potenziamento del chatbot Clyde, nuove funzioni per la moderazione dei server, riassunti di conversazioni e molte altre.

Con l’utilizzo dell’AI il noto chatbot della piattaforma, Clyde, sarà ora in grado di utilizzare GIF, emoji, consigliare playlist come un vero e proprio utente Discord. Oltre a ciò potrà creare su richiesta appositi thread e avere conversazioni con gli utenti che lo richiameranno tramite il comando “@Clyde” in chat.

Per facilitare la vita ai moderatori dei server è stato inoltre presentato AutoMod AI, una speciale funzione con cui l’intelligenza artificiale segnala i messaggi degli utenti che potrebbero star violando le regole del server. La verifica e la decisione finale sulla regolarità dei contenuti rimane comunque una prerogativa umana ma questa feature semplifica non poco il continuo lavoro di chi deve regolare il comportamento nei server.

Un’altra aggiunta a Discord sono i Conversation Summaries che in maniera molto conveniente riassumono lunghe conversazioni permettendo di rimanere aggiornati senza dover recuperare tutti i messaggi. La piattaforma è felice di annunciare anche il prossimo arrivo della molto richiesta whiteboard, una lavagna digitale che permetterà agli utenti di inserire disegni creati a mano o tramite un generatore di immagini all’interno di uno spazio condiviso.

Infine Discord ha anche presentato Avatar Remix, una funzione open source per gli utenti che permette la modifica tramite intelligenza artificiale delle foto profilo e di AI Incubator un’iniziativa con cui Discord intende spronare e finanziare le comunità che intendono sviluppare intelligenze artificiali sulla piattaforma.

Le funzioni per ora sono disponibili solo per alcuni server selezionati ma presto saranno estesi a tutti.

Ah, se ti stai preoccupando non serve: OpenAI non può utilizzare i dati di Discord per allenare o sviluppare le sue intelligenze artificiali, le tue conversazioni sono al sicuro.

Ti farai due chiacchiere con Clyde o preferisci la compagnia degli umani?

Instagram sta lavorando a un nuovo adesivo per le storie

Sono trapelate le immagini di un nuovo sticker per le Storie su cui Instagram starebbe lavorando. Il nome che gli è stato dato è Top 3 e mostrerebbe la classifica che possiamo creare di luoghi, cose e persone che preferiamo.

A dare la notizia è Alessandro Paluzzi, un noto programmatore e reverse engineer, che ha scoperto lo sviluppo di questa nuova funzione. Questo nuovo adesivo ha fatto molto parlare in quanto ricorda non poco la “Top 8” di MySpace (sì, quel vecchio social network) in cui era possibile mostrare alla propria rete di contatti i nostri profili preferiti scatenando l’ira di chiunque non comparisse nella lista e generando furiose discussioni.

Secondo molti è proprio questa l’intenzione di Instagram: creare controversie nel tentativo di aumentare l’engagement nella piattaforma, un obiettivo che ha da tempo ma che fatica a raggiungere.

Il social network non ha ancora fatto sapere se questo sticker sia un prototipo interno in sviluppo o una futura feature dell’app attualmente in testing.

Se questo progetto dovesse venire alla luce si tratterebbe dell’ennesima funzione che Instagram copia da altre app, sulla scia di una deriva creativa lamentata da sempre più utenti. Storie, Reel, canzoni sul profilo e canali sono tutte idee copiate. Non so tu ma noi non ricordiamo l’ultima innovazione originale di Instagram.

Sappiamo che sei triste perché è finito Read&Go ma non ti preoccupare, torniamo la settimana prossima.


Team Magilla

Un team di innovatori, smanettoni, analisti, marketer e designer di talento con la passione per il digitale in tutte le sue forme.

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