Meta è senza musica e gli artisti si lamentano, trovato il modo per usare canzoni su Meta, Firefly è l’AI generativa di Adobe, TikTok lancia la nuova sezione STEM

SIAE e Meta non si accordano, i social perdono la musica e gli artisti insorgono

Siae non accetta la proposta di Meta che quindi elimina il catalogo dalle piattaforme. Artisti e case discografiche lamentano incalcolabili danni economici mentre sui social gli utenti e i creator si trovano i contenuti silenziati.

La società italiana dei diritti lamenta che il colosso americano avrebbe presentato un’offerta unilaterale rifiutando di fornire i dati di riproduzione e di guadagni generati dai brani, impossibilitando quindi il negoziato e andando contro la Direttiva Copyright europea, accuse che però non sono state avanzate dagli altri Stati che hanno accettato la proposta.

Una posizione molto incoerente quella della SIAE che non è estranea all’imposizione di accordi unilaterali sui compensi per diritto d’autore.

Per quanto sia inoltre possibile (anche se complesso) fornire l’esposizione di un determinato brano, questa rappresenta una riproduzione parziale di una canzone e quindi non un ascolto completo mentre è proprio impossibile per Meta calcolare i guadagni derivanti dai brani in quanto non si tratta di una piattaforma di streaming ma di un social network

In mancanza dei diritti il colosso americano ha prontamente eliminato la musica dal catalogo italiano lasciando numerosi contenuti in silenzio, eliminando addirittura in alcuni casi il parlato dai contenuti video. I primi a lamentarsi sono stati i musicisti stessi che si sono trovati impossibilitati a promuovere le loro creazioni come si sono anche visti eliminare un importantissimo mezzo di diffusione e pubblicità per il loro lavoro.

Le stesse lamentele del danno economico dell’industria musicale dimostrano che queste piattaforme non siano solo un’azienda a cui chiedere soldi ma rappresentano un indotto economico e un palcoscenico per gli artisti e la loro musica, una considerazione non calcolata nelle pretese economiche della SIAE.

A essere coinvolti in maniera involontaria in questo scontro sono stati i creator e gli utenti delle piattaforme che si sono trovati numerosi contenuti mutati limitandone la fruibilità. Da tenere in considerazione anche che la stessa Meta ha dovuto restringere le funzioni di Post, Video, Storie e soprattutto dei Reel, un formato molto importante che le serve per combattere l’avanzata di TikTok.

Chi sarà il primo a cedere, Meta o SIAE?

Trovato un modo per usare musica su Meta, SIAE prepara il contrattacco

Meta elimina le canzoni italiane dalle sue piattaforme lasciando molti contenuti in silenzio ma si è scoperto un modo per utilizzare la musica sui social aggirando il blocco e permettendo a SIAE di chiedere comunque i diritti sui brani.

In seguito al mancato accordo sui compensi per i diritti musicali tra il colosso americano e la società italiana, è stata prontamente eliminata la musica coperta dal diritto sulle piattaforme di Instagram e Facebook lasciando le Storie, Reel, Video e Post in silenzio, eliminando talvolta anche il parlato dei contenuti oltre che il sottofondo musicale.

Per quanto diligente, l’operazione non è completa: Meta ha potuto eliminare solo le canzoni che erano collegate ai contenuti nei metadati e quindi inserite direttamente dalla piattaforma. Ciò significa che caricando un contenuto con la musica già inserita questa non verrà rilevata dai social e sarà permessa sulle piattaforme.

Per contrasto: la stessa cosa non accade su YouTube dove l’algoritmo controlla il contenuto dell’upload e verifica che non contenga contenuti coperti da copyright indirizzando eventualmente i guadagni ai possessori del diritto. Meta non ha mai dovuto però controllare il caricamento dei video perchè non ha mai avuto problemi con i diritti e quindi non ha mai sviluppato l’algoritmo di controllo.

Un grande problema questo per i social del colosso americano che, se segnalato troppe volte per violazione di copyright, potrebbe essere denunciato per pirateria alla stregua di un sito di streaming illegale e potrebbe essere chiuso

Per ora non c’è nulla che Meta possa fare al riguardo dal momento che creare l’algoritmo di controllo è un processo che richiede molto tempo e soldi, un impegno che non può essere giustificato o realizzabile per il solo mercato italiano.

Dal momento che Meta non può dunque eliminare completamente i contenuti della SIAE questa si trova in una posizione di vantaggio che potrebbe esercitare in fase di contrattazione. Per ora sui social sono state eliminate ben più delle sole canzoni della società italiana, coinvolgendo anche contenuti coperti dalla società Soundreef e anche brani internazionali, forse per mancanza di divisione di cataloghi o forse per forzare la mano influenzando artisti e utenti a insorgere contro la detentrice di diritti italiana.

Una cosa è certa: utilizzare i social senza audio è veramente brutto.

Firefly è l’AI generativa di Adobe che rispetta i copyright

Adobe presenta la sua AI generativa chiamata Firefly promettendo che rispetta i copyright di artisti e banche dati mentre dice di star lavorando ad un sistema di compensazione per gli artisti che forniscono materiali per allenare l’algoritmo.

Adobe non è nuova al mondo delle intelligenze artificiali ma questo è il primo approccio dell’azienda all’AI generativa cioè di creazione di immagini. La società ha sviluppato una piattaforma facile da utilizzare e che non si basa solo su prompt per la creazione delle immagini ma mette a disposizione una serie di strumenti per ritocchi e modifiche.

Per allenare l’algoritmo non sono stati utilizzati database di terze parti ma solo contenuti privi di copyright e immagini selezionate dall’enorme archivio di Adobe Stock garantendo qualità e provenienza dei contenuti. Non sarà possibile generare alcun brand o chiedere la creazione di alcuna proprietà intellettuale perché totalmente sconosciute all’AI.

La società ci tiene a precisare che nessun contenuto salvato in Adobe Creative Cloud è mai stato utilizzato per allenare l’algoritmo e che gli artisti potranno in futuro segnalare con un apposito tag “do not train” i contenuti che non vogliono esporre all’AI.

L’intelligenza può inoltre essere allenata localmente caricando i contenuti sul computer per combinare stili e contenuti in modo coerente.

Adobe ha comunicato di star lavorando ad un modello di compensazione per gli artisti che permetteranno all’algoritmo di allenarsi sui propri lavori così da espandere le conoscenze dell’AI in maniera etica sopperendo al danno economico causato dall’inevitabile diminuzione di utilizzo dei servizi di immagini stock.

Firefly è già disponibile ad alcuni utenti e organizzazioni in versione beta ma sarà presto estesa a tutti gli utenti mentre alcune feature sono ancora in lavorazione come la modellazione 3D, la creazione di foto realistiche da composizioni e strumenti per marketer e social media per la creazione di post, banner e poster.

Se hai paura di non essere in grado di utilizzarlo non disperare, Adobe ha detto di aver reso questa AI estremamente intuitiva grazie a opzioni predefinite e non solo generazione da prompt.

Proverai Firefly o continuerai a utilizzare Photoshop e Illustrator alla vecchia maniera?

Tiktok crea la nuova sezione STEM per i video educativi

Al feed principale di TikTok, accanto a Per Te e Seguiti, si aggiunge STEM, la nuova sezione con contenuti educativi su scienza, tecnologia, ingegneria e matematica con l’obiettivo di combattere le critiche dei genitori.

Il social cinese ha annunciato che entro fine mese il mercato degli Stati Uniti si può aspettare l’arrivo di questa nuova categoria per i contenuti con l’hashtag #STEM che hanno già raccolto oltre 110 miliardi di visualizzazioni. Dato l’enorme interesse per queste materie non stupisce che TikTok abbia deciso di creare una sezione a parte per raccoglierle e non lasciarle vagare tra i contenuti di intrattenimento della piattaforma.

Per la gestione di questa nuova categoria è stata annunciata delle collaborazioni con Curator Common Sense Network per verificare che i contenuti con l’hashtag siano effettivamente adatti alla sezione STEM e Poynter che verificherà la correttezza di quello che viene detto per limitare e possibilmente eliminare la disinformazione sulla piattaforma.

Il social network ha detto di aver voluto creare questa sezione per creare uno spazio positivo di crescita ed educazione del pubblico consentendo di imparare, inspirare e arricchire le conoscenze degli utenti. La ragione potrebbe essere veramente quella sociale ma, più probabilmente, la piattaforma ha deciso di prendere provvedimenti alle critiche e denunce che starebbe ricevendo da genitori ed enti in merito ai danni che starebbe causando all’apprendimento dei più piccoli.

TikTok ha fatto sapere che sta testando Topic Feed, una serie di ulteriori categorie di contenuti come fashion, gaming, cibo e sport e che hanno l’obiettivo di separare proprio come STEM i video in base al loro contenuto per facilitare la navigazione degli utenti.

Non serve più scorrere, Read&Go è finito ma torna prestissimo!


Team Magilla

Un team di innovatori, smanettoni, analisti, marketer e designer di talento con la passione per il digitale in tutte le sue forme.

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